Il 2 maggio siamo stati al Teatro Golden con il nostro “Delitto in salsa rosa”. E’ stata una serata gratificata dalla partecipazione un pubblico numeroso e partecipe che ha affollato il teatro in ogni ordine di posti e che ha, con le tante e puntuali domande, messo alle strette i nostri “sospettati”.

Un grazie di cuore agli artefici di questa straordinaria serata: i “veterani” Danilo De Santis, Francesca Milani e Carmela Ricci e i giovanissimi e bravissimi Michele Iovane e Giulio Benvenuti

Considerato il grande successo di pubblico (i biglietti erano esauriti già una settimana prima dell’evento), riproporremo “Delitto in salsa rosa” sempre al Teatro Golden dal prossimo ottobre. Ma la nostra presenza non si limiterà questo: saremo infatti presenti in questo bellissimo teatro per tutta la prossima stagione teatrale con uno spettacolo al mese e con nuovi titoli che sveleremo a breve.

Vi aspettiamo!

 


Delitto in salsa rosa: la trama

In una nota trasmissione televisiva, a misurarsi in una sfida di forchette all’ultimo sangue, saranno tre notissimi cuochi di fama mondiale: Günter Bröt, tedesco, seguace della cucina molecolare; Lucien Maxim, francese, eclettico interprete della nouvelle cuisine, e Donatella Cotenna, strenua sostenitrice della cucina italiana più tradizionale.
Giudice unico e inappellabile è il crudele, odiatissimo critico gastronomico Alan Scotto, le cui stroncature hanno già causato il fallimento di diversi locali e il suicidio di qualche (ex) celebre cuoco.
Mentre lo spettacolo è al culmine, un drammatico, inatteso evento, costringerà il presentatore a interrompere bruscamente la trasmissione e a lasciare il campo alle indagini della scientifica.
Un “caso” che non mancherà di mettere a dura prova i nostri affezionati spettatori-detective!

Note di regia

Un giallo che è anche una parodia delle tante (troppe?) trasmissioni TV dedicate al mondo della cucina. Lo spettatore attento troverà tante citazioni: Cotenna, la cuoca nostrana sostenitrice della cucina tradizionale ricorda un notissimo cuoco romano ma anche, a ben vedere, un simpatico personaggio televisivo americano, un frenetico frequentatore di fast food che, di trasmissione in trasmissione, da abbuffata ad abbuffata, diventa giorno dopo giorno più grasso e sudato. Brot, il “cuoco” tedesco (in realtà un professore di fisica) “guru” della cucina molecolare è un Heinz Beck un po’ più modesto ma anche sicuramente meno bravo: più compiaciuto della riuscita dei suoi azzardati esperimenti chimici che del sapore dei suoi piatti. Maxim è lo stereotipo del cuoco francese, con la supponenza e l’ironia pungente che li caratterizza. E che dire, infine, del cattivissimo, crudele, cinico critico Alan Scotto? Non c’è bisogno di sforzi di immaginazione per trovare un suo perfetto alter ego televisivo. Insomma un giallo costruito con personaggi “serviti su un piatto d’argento” da una TV che basta accendere. Ma cosa si nasconde dietro la facciata di questi uomini di successo? Quali sono le loro storie reali? La loro fama è meritata? Noi ce lo siamo chiesto, abbiamo immaginato le loro vite, le abbiamo intrecciate, scoprendo tanti scheletri nell’armadio. Infine, abbiamo gettato i personaggi in una arena di uno stesso studio televisivo, in attesa dell’ inevitabile confronto-scontro all’ultimo sangue. Chi ne uscirà meglio? La cucina molecolare, la nouvelle cousine o quella nostrana? Non dimentichiamoci che questo è un giallo. Ci sarà una vittima e soprattutto un assassino: agli spettatori l’arduo compito di trovarlo!

“Il detective sei tu!”

E’ il nostro format interattivo teatrale, messo a punto dopo anni di esperienza. A differenza di altri spettacoli “interattivi” solo di nome, qui l’interazione è reale e senza filtri di alcun genere. Il pubblico ha la possibilità di calarsi nei panni dell’investigatore incaricato delle indagini, di esaminare gli indizi e di interrogare – in alcuni momenti dello spettacolo – direttamente i sospetti.

Tutti i titoli sono accomunati da un taglio divertente e brillante, pur presentando delle trame “gialle” nel senso più rigoroso del termine, con una costruzione della vicenda che si riallaccia al filone del giallo classico alla Agatha Christie o alla Conan Doyle. Queste caratteristiche rendono la nostra formula interattiva adatta agli spettatori di qualunque età.

Partecipate, quindi, e impegnatevi perché il “migliore investigatore in sala” riceverà, come accade tutte le sere, un simpatico ricordo della serata.